
Il Corso Disabilità di 2° livello
Breve descrizione del programma del Corso Disabilità di 2° livello con durata di 8 (otto) ore; Postura e Sport rivolge questo corso ai soggetti con disabilità fisiche.
Il percorso proposto è individualizzato in base al tipo di disabilità e verte alla costruzione delle catene cinetiche utilizzando le “zone” di maggiore potenzialità del soggetto.
Il sistema prevede l’utilizzo di atteggiamenti e decubiti vincolati, cioè obbligati da blocchi costruiti con sistemi di fissaggio, che permettano all’utente di produrre delle sinergie escludendo le azioni inibite.
Nelle persone con disabilità fisiche, generalmente l’azione addominale è condizionata dalla lunga permanenza in posizione seduta o da deambulazioni compensate; il Canali Postural Method® ha studiato un sistema di stabilizzazione addominale che permette ai muscoli periferici attivi di non essere più elementi dominanti, ma elementi sinergici producendo:
- Maggiore sviluppo dell’equilibrio (da seduto o da stazione eretta);
- Migliore utilizzo della forza prodotta in sinergia con le zone disponibili e attive;
- Negli atleti: miglioramento delle prestazioni legate alle azioni di forza.
Gli atteggiamenti del corpo tendono ad adattarsi alla reale situazione di ogni persona e nei soggetti con disabilità fisiche questo adattamento è spesso associato a “zone” molto utilizzate e a “zone” sottoutilizzate, che quindi presentano una situazione di forte e sempre crescente rigidità.
Il Canali Postural Method®, producendo sinergie delle zone disponibili e stabilizzazioni vincolate, permette un miglioramento della flessibilità e quindi dell’adattamento.
Ecco il programma del corso in ordine di argomento trattato:
- La valutazione delle possibilità potenziali del soggetto;
- Collegare le azioni periferiche al range motion disponibile;
- Costruire azioni mono – articolari periferiche simultanee (es.: tricipite surale, pettorale o quadricipite);
- Proporre le azioni mono – articolari multiple con una terza azione di collegamento addominale dettata da: 1) azioni a sbalzo, 2) utilizzo dei piani frontale e trasverso;
- Le azioni mono – articolari concentriche inserite in attivazioni base rispetto alle catene attivabili (panca da decubito supino);
- L’influenza delle piccole articolazioni; polso, dita e le posizioni del collo come incremento/ decremento del carico.